Hai mai prestato un’auto a un amico o concesso l’uso gratuito di un appartamento a un parente? Anche senza saperlo, potresti aver concluso un contratto di comodato.
Vediamo in cosa consiste e quali sono i diritti e doveri delle parti coinvolte.
Il comodato è un contratto con cui una persona (comodante) consegna a un’altra (comodatario) un bene, affinché lo utilizzi senza pagare nulla e lo restituisca dopo un certo periodo o al termine dell’uso concordato.
È quindi sempre gratuito: se c’è un pagamento, non si tratta più di comodato ma di locazione o altro tipo di contratto.
Diritti e obblighi delle parti
Il comodatario deve:
- usare il bene solo per l’uso stabilito;
- conservarlo con cura;
- restituirlo nei tempi previsti;
- rispondere di eventuali danni, anche accidentali, se ha usato il bene in modo scorretto.
Il comodante:
- mantiene la proprietà del bene;
- può chiederne la restituzione anticipata, se ha un bisogno urgente e imprevisto (soprattutto nel comodato precario).
Durata: con o senza scadenza?
- Se nel contratto è indicato un termine, il bene va restituito alla scadenza.
- Se non è indicato, si parla di comodato precario: il bene può essere richiesto indietro in qualsiasi momento, purché con preavviso e buona fede.
Serve metterlo per iscritto?
Non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato, soprattutto per i beni immobili. Un contratto scritto:
- evita malintesi;
- è utile in caso di controversie;
- può essere registrato, ad esempio per accedere a agevolazioni fiscali IMU.
👉 In sintesi: il comodato è uno strumento semplice ma delicato. Anche se nasce spesso tra persone fidate, avere chiarezza legale è fondamentale per prevenire problemi.
Hai bisogno di un comodato scritto o di una consulenza? Contattaci: meglio tutelarsi prima, che dover gestire un contenzioso dopo.
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