Categoria: Diritto Penale

  • Guida in stato di ebbrezza: sanzioni, ritiro patente e casellario giudiziale

    Guida in stato di ebbrezza: sanzioni, ritiro patente e casellario giudiziale

    Chi viene fermato alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l rischia sanzioni amministrative e penali, che aumentano in base al valore rilevato:

    • Da 0,5 a 0,8 → multa e sospensione patente.
    • Da 0,8 a 1,5 → è reato penale: ammenda, sospensione patente e possibile arresto.
    • Oltre 1,5 → reato grave con aggravanti, confisca del veicolo e sospensione lunga.

    La condanna può anche comparire sul casellario giudiziale, con effetti su concorsi pubblici e lavoro.

    👉 È possibile chiedere la messa alla prova o la sospensione del procedimento con prescrizione, ma è sempre consigliabile rivolgersi a un avvocato penalista.

  • Reato di diffamazione: quando si supera il limite della libertà di espressione?

    La diffamazione è un reato previsto dall’art. 595 c.p. e si verifica quando qualcuno offende la reputazione altrui parlando con più persone e in assenza dell’offeso.

    È un reato comune anche online: una recensione, un post social, un commento su un forum possono diventare diffamatori se contengono espressioni lesive dell’onore o della dignità di una persona.

    Chi è vittima può:

    • sporgere querela entro 3 mesi;
    • chiedere anche il risarcimento del danno in sede civile.

    👉 Attenzione: non basta che ciò che si dice sia “vero”, ma anche che sia espresso con correttezza e pertinenza.

  • Violenza privata: cos’è e quando si configura

    Violenza privata: cos’è e quando si configura

    L’art. 610 del Codice Penale punisce chi costringe con violenza o minaccia un’altra persona a fare, tollerare o omettere qualcosa contro la sua volontà.

    Non si tratta solo di aggressioni fisiche: anche impedire a qualcuno di uscire da una stanza, costringerlo a firmare un documento, o bloccarlo verbalmente in modo intimidatorio può costituire violenza privata.

    È un reato procedibile a querela, ma nei casi più gravi (come nel contesto di atti persecutori o violenza domestica), può procedersi d’ufficio.

    👉 La pena può arrivare fino a 4 anni di reclusione, con aggravanti se il fatto è commesso da più persone o con armi.